ROMANIZZAZIONE
Nel
corso della seconda metà del I sec., Augusto concede
terre ai veterani e l'agro mantovano viene "centuriato",
cioè suddiviso in appezzamenti
L'opera di centuriazione comportò la tracciatura di
un complesso sistema di strade, sentieri e canali che, in
pianura, oltre a segnare i confini regolari degli appezzamenti,
ebbero la funzione di drenare l'acqua di questo territorio
in gran parte paludoso, fino a farlo diventare una delle zone
più ricche e fertili dell'Impero.
Nel
contempo tutto il territorio compreso tra il Garda e la pianura,
più salubre e gradevole, si arricchisce di riflesso
di grandi complessi agricoli che si svilupperanno e fioriranno
nel I e nel II sec. dopo Cristo.
Lungo
il tracciato ideale della strada "Cavallara" si
susseguono resti di edifici, di acquedotti e di infrastrutture
e, ai margini della stessa strada, sono state individuate
le necropoli che hanno accolto, per almeno due secoli e mezzo,
le ceneri degli abitanti della zona.
Tra
gli edifici più significativi vanno ricordati quello
di S. Cassiano di Cavriana, per la sua grande piscina e gli
ambienti dotati di riscaldamento; quello della "Batuda"
presso Castellaro Lagusello, che ha restituito il pavimento
di un triclinio con un emblema musivo di schema geometrico
poco comune; quello del "Maggio", di dimensioni
imponenti, forse anch'esso dotato di vasti ambienti mosaicati,
ma irreparabilmente distrutti.
Molto
recentemente, in località "Mansarine" di
Monzambano, sono stati segnalati i resti di un nuovo edificio
assai vasto che possiede resti di pavimenti con mosaici policromi,
uno dei quali di schema estremamente raffinato e ricco, inusuale
in una zona provinciale.
Da
questo elenco si ricava perciò il panorama di una situazione
produttiva e residenziale assai nobile.
Queste
"villae rusticae" avevano infatti la duplice funzione,
come del resto alcune delle più note ville laziali
e campane, di centro di produzione agricola e di residenza
temporanea del proprietario, che non di rado era una persona
di alto censo, o dei suoi amministratori.
Il
quadro si completa con il contenuto dei corredi tombali delle
due necropoli rinvenute nella zona che, se da un lato ci mostrano
il campionario di oggetti in possesso delle genti locali,
dall'altro ci dimostrano come molti di essi siano di finissima
fattura se non addirittura ricchi, come il corredo con oreficerie
e vetri conservato presso il Museo Archeologico dell'Alto
Mantovano.
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Cavriana
- Loc. "Batuda".
Emblema musivo della villa
rustica della "Batuda".
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Per
concludere questa breve carrellata sul patrimonio archeologico
di una zona caratteristica come quella compresa tra i comuni
di Solferino, Cavriana, Volta Mamtovana e Monzambano si consideri
la continuità di vita documentata dalle epoche preistoriche
ad oggi in un ambito cosi ristretto ed in particolare, la
frequentazione quasi ininterrotta, dal Neolitico in poi, delle
aree immediatamente circostanti il bacino di Castellaro Lagusello.
Però,
se quello che conosciamo è già molto significativo,
potremmo saperne molto di più con la collaborazione
di tutti.
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